Differenza tra magia e stregoneria e come scegliere il proprio percorso.
Differenza tra magia e stregoneria:
come scegliere il proprio percorso.
Tempo fa mi venne posta una domanda all’apparenza molto semplice ma io non fui pronta a rispondere.
Che differenza c’è tra magia e stregoneria?
Questa fu la domanda che mi mise ko ancor prima di aprire la bocca.
Non appena le mie orecchie udirono quelle parole, il mio tracciato encefalico diventò di colpo piatto.
Il mio cervello iniziò una sorta di supercazzola infinita nella speranza di trovare una spiegazione ma… niente da fare.
Dovetti accettare la mia ignoranza e correre nella mia biblioteca per documentarmi sulla faccenda.
In questo articolo, tengo a precisare che, scriverò in maniera molto semplificata tanto per dare un’idea e non rendere l’articolo lungo e faticoso da leggere.
L’argomento di per se richiede molto studio e non è certo facile spiegarlo in poche righe.
Cos’è la stregoneria:
Iniziamo intanto dal nome stregoneria, questo temine infatti deriva dal greco strix (strega) con la quale si indicava un rapace notturno accusato di succhiare il sangue alle capre.
Proprio da qui la stregoneria prende la sua accezione negativa anche se cosi non è.
Iniziamo subito dicendo che: streghe e maghi adorano Madre Natura perché credono che i loro poteri derivino da essa.
La linea di demarcazione che possiamo notare per differenziare la magia dalla stregoneria è che per praticare la stregoneria, è necessario avere poteri mistici innati.
Esistono tuttavia tantissime ramificazioni di stregoneria, con altrettanti tipi di praticanti che prendono il nome di streghe e stregoni.
La stregoneria è considerata un insieme di pratiche magiche e rituali, che vengono esercitate in gruppo dentro le congreghe (se solo streghe) o convegni (se solo stregoni) o singolarmente, dopo attente sessioni di studio.
Cos’è la Magia:
Incantesimi, sortilegi e divinazioni caratterizzano la società umana fin dai tempi della cultura egizia.
In quella romana, la magia si scontrava con il cristianesimo, dando vita a vere e proprie persecuzioni instillando la paura tra gli uomini.
Nel Medioevo invece diviene, “pratica maledetta”, ripudiata e non accettata.
Durante il Rinascimento però si ha una vera e propria trasformazione, la magia si fonde con le scienze, l’alchimia, l’ermetismo.
Diciamo subito che: l’etimologia del termine magia deriva dal nome con cui veniva indicata la dottrina praticata dai “magi” sacerdoti persiani
Con il termine magia si intende una tecnica che si prefigge di dominare il visibile e l’invisibile attraverso formule verbali e gesti rituali appropriati.
Secondo il “pensiero magico”, l’uomo è parte del tutto ed è grazie a questa corrispondenza che il mago sa dominare gli eventi e la natura.
Colui che pratica questo tipo di arte viene chiamato mago/a ed è in grado di manipolare gli eventi per diversi fini attraverso materiali e oggetti, è questo che lo differenzia dagli altri che usano la sola forza del pensiero.
Non è certamente semplice tracciare il confine tra religione e magia, ed è per questo che i dibattiti in merito sono ancora aperti e accesi.
Spero che questa mia breve descrizione possa esser servita a dare un primo inizio di diversificazione ma, ripeto l’argomento è molto più vasto di come l’ho presentato.
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